Quattro minuti circa di sana musica classica dove viene messa a nudo una capacità di scrittura interessante ma soprattutto accessibile ai seguaci ancora esistenti della suddetta corrente musicale. La semplicità a regnare come indiscussa sovrana, intrigante e cingente dentro una particolare spirale fatta di sapori intensi e malinconici. “Resonant Flowers “, questo il nuovo lavoro di Adam Daudrich arriva quasi in timidezza ma colpisce con quella maniera genuina che lascia il segno.
Un brano che più gira e più piace. Piacciono senz’altro i suoni, che regalano una componente versatile a tal punto da generare anche vibrazioni più pulite, il tiro ci viene insomma scagliato contro con ragguardevole naturalezza, tanto che ci troveremo inconsciamente a richiedere nuovi minuti arrivati alla conclusione.
Non si può dire molto altro al momento, e non possono far altro che portarvi alla ricerca di questo “Resonant Flowers “, perché in fondo si spera ci sia sempre spazio per le piccole realtà e relative piccole perle.