Gli Alvvays, la celebre band indie-pop canadese guidata dalla carismatica Molly Rankin, tornano finalmente in Italia per due appuntamenti imperdibili curati da nEw liFe promo e ERocks Production.
Le date da segnarsi sul calendario sonoil9 luglio al Magnolia (Milano) e il 10 luglio al Bonsai Garden (Bologna).
Dalla provincia canadese ai Grammy Awards fino alla cima delle classifiche internazionali, è questa la storia degli Alvvays, il quintetto canadese che nel 2014, con il loro album d’esordio omonimo, ha raggiunto la vetta delle classifiche dei college americani grazie al loro indie rock di matrice americana, quello delle campagne, quello fatto col cuore, lo shoegaze che guarda a terra ma ti eleva al cielo.
Il loro ultimo disco, “Blue Rev“, è stato accolto con grande entusiasmo dalla critica e dal pubblico. Rilasciato nel 2022 per Polyvinyl/Transgressive e prodotto da Shawn Everett, l’album è un viaggio sonoro che esplora temi come l’amore, la nostalgia e la crescita personale.
Con brani come “Pharmacist” e “Tom Verlaine”, gli Alvvays hanno dimostrato ancora una volta la loro capacità di creare musica che è al tempo stesso emotivamente risonante e musicalmente innovativa.
La storia che ha preceduto al pubblicazione di “Blue Rev” è davvero ricca di aneddoti: la band ha iniziato a scrivere e a incidere i primi pezzi subito dopo aver pubblicato “Antisocialites” nel 2017, il sorprendente secondo disco. Nonostante il lockdown globale, circostanze tanto ordinarie quanto del tutto imprevedibili hanno ostacolato le sessioni di registrazione: un ladro si è introdotto nell’appartamento di Molly e ha rubato un registratore pieno di demo, un giorno prima che un’alluvione nel seminterrato rovinasse quasi tutta l’attrezzatura della band. In seguito hanno perso la sezione ritmica e, a causa della chiusura delle frontiere, non hanno potuto provare per mesi con il loro nuovo e magistrale batterista Sheridan Riley e la bassista Abbey Blackwell.
I cinque anni di attesa e le disavventure, però, sono valsi la pena: “Blue Rev” non si limita a riaffermare ciò che è sempre stato grande negli Alvvays, ma lo reinterpreta: 14 canzoni che ne fanno l’album più lungo della band, ma anche il più ricco dal punto di vista armonico e, dal punto di vista delle liriche, il più provocatorio.
I due appuntamenti live in Italia rappresentano un’occasione unica per vedere dal vivo una delle band più interessanti della scena indie internazionale, un’opportunità di assistere a una performance indimenticabile degli Alvvays e di immergervi nelle atmosfere sognanti del loro ultimo lavoro discografico.
Il compito di aprire entrambi i concerti è affidato ai Girl Scout, quartetto svedese che ha iniziato a far parlare parecchio di sé negli ultimi due anni: dalle prime timide recensioni nel 2022, alla rivelazione sul mercato americano 2023 e la partecipazine al SXSW Festival di Austin, Texas, la band ha conquistato i cuori di tanti fan da entrambe le parti dell’oceano, con un genere musicale che sì, strizza l’occhio allo shoegaze, ma si inserisce in un mondo indefinito tra Beatles e il Jazz.
Paragonati ai Breeders e a Snail Mail, i Girl Scout si sono formati durante il lockdown, condividendo una passione per Stranger Things e i Big Thief. Hanno all’attivo due soli EP ma sono pronti a conquistare il mondo.