Sette tracce che determinano un viaggio breve ( ventisei minuti) ma intenso. Jakob Schauer al Synth e Computer e André Kellerberg al pianoforte entrano in un dialogo elettroacustico unico per esplorare lo slancio dell’eco tra le diverse fonti sonore e creare paesaggi sonori unici, racchiuso nella loro nuova proposta titolata “Chimera”.
Un concentrato di suoni sobri, che genera una gemma da inserire di diritto nel circuito neo classico, di quello sperimentale che lascia da parte lo scontato e il banale.
Un genere ricco di groove, come poi dovrebbe essere conseguenziale in queste sonorità, e attraversato da una ponderata carica d’energia, si ascolti per esempio “In Vitro”. L’atmosfera leggera e fortemente melodica si apprezza già dall’opener “Ein Duett” che introduce un brano che trascina da subito l’ascoltatore, in una dimensione trascinate e coinvolgente.
Un album semplice di qualità oserei scrivere di nicchia perchè solo gli amanti del genere possono apprezzare cotanta qualità e dimestichezza nel proporre raffinate sonorità. A modo loro Andrè e Jakob in queste tracce, portano energia, ritmo, molta linearità e un modo spigliato di suonare che alla lunga sa essere appagante.