“Au Contraire” è il nuovo album di Torchio

Si dice che gli artisti debbano trovare la propria “voce”, ma c’è anche chi l’ha trovata da tempo e comunque continua a cercare: “Au Contraire” (Ohimeme) è il nuovo album di Torchio scritto con Massimiliano Bocchio, con la produzione artistica di Luca Grossi, in uscita venerdì 23 maggio.

Tutto giocato tra le ampie braccia del cantautorato italiano, il nuovo album dell’artista alessandrino si snoda su otto brani che rendono omaggio al passato ma non si fermano lì e proseguono oltre, raccontando le storie di oggi, a volte utilizzando poesie nate molto tempo fa.

“Au Contraire” – racconta Torchio – è frutto di un viaggio introspettivo che ho intrapreso negli ultimi anni. Nelle mie canzoni tendo a usare testi apparentemente complessi, spesso scomodi per questa epoca affaticante. Parlo dell’animo umano, dei suoi tormenti, delle contraddizioni che ci abitano. Cerco parole che scavano senza il timore di toccare temi delicati, perché credo che la musica possa permetterci di non averle certe paure inutili.

Con Massimiliano Bocchio e la sua creatività infinita abbiamo voluto accompagnare i testi con melodie apparentemente leggere e in qualche parte anche solari, creando un contrasto che spero aiuti ad ascoltare oltre, a guardare ampio. “Au Contraire” è il frutto di una sincera collaborazione con lo studio Flat Scenario e l’etichetta Ohimeme del producer Luca Grossi e altri artisti straordinari. Con “Au Contraire”, desidero invitarvi nel mio viaggio che inizia con gli arrivi e termina con nuove partenze.

Traccia per traccia

Provo Ribrezzo – Una riflessione sulla timidezza e sull’auto-percezione.

Laila – Un inno alle semplicità raggiungibili, ai diritti e all’identità.

Gli Amanti Volanti – Inizi, apici e fini e Chagall per non avere risposte scontate.

Sangue Inchiostro – Un omaggio alla parola scritta.

Lo Farei – Una poesia scritta a tredici anni, musicata per dare un senso alla propria consapevolezza di adulto.

La Città Scollegata – In una nuova versione live con quartetto d’archi e soprano.

Io Che Amo Solo Te – Libera interpretazione del celebre brano di Sergio Endrigo in cui sono le pause a creare il suono.

Quella Vocina Di Merda – un racconto breve.

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