Un inno alla libertà, che però parla della paura, dei caos mentali e di tutte quelle volte in cui ci guardiamo allo specchio e non ci riconosciamo. AZNALUBMA è il nuovo brano firmato dal cantautore EMANUELE PRESTA.
Si tratta del terzo dei quattro singoli registrati da Emanuele allo STUDIO 73 di Ravenna con RICCARDO PASINI (produttore per Laura Pausini e Jovanotti negli anni Novanta), mentre il sax finale è di SERGIO POMANTE (che vanta collaborazioni con Steve Albini): a livello strumentale il concetto di libertà è tutto racchiuso nel suo assolo finale.
“Anzalubma” racconta EMANUELE PRESTA “è nata dopo un mio periodo di smarrimento: troppi traslochi e troppi viaggi mi hanno portato a non capire più quale fosse il concetto di “casa”. Allora mi misi a scrivere questa canzone e per un attimo, non so perché, mi sono sentito libero. Questa canzone mi aiutato a racchiudere i miei fantasmi in un foglio. Questa canzone è dedicata alla libertà, questa canzone è soprattutto dedicata alla musica”.
EMANUELE PRESTA si è innamorato subito della musica: a 16 anni comprò la sua prima chitarra perché voleva fare musica reggae come Bob Marley. Poi pian piano, appassionandosi al cantautorato italiano, ha iniziato a scrivere canzoni, prima per gioco, poi è diventata un’ossessione, ora non potrebbe fare più a meno.
Lo stile è fortemente ancorato a quello della musica cantautorale italiana, miscelato a stili più contemporanei. L’8 gennaio è uscito il primo brano di Emanuele, VERTIGINI, a proposito dei viaggi che un uomo fa nella propria vita, compreso quello che fa dentro se stesso.
In seguito è uscita 24 MARZO, che ha come protagonista un cuore che parla all’uomo, demarcandone virtù e fragilità; la canzone ha raggiunto oltre 100.000 ascolti su Spotify in due mesi e mezzo.