“Blame it on you” è il nuovo singolo del chitarrista e produttore torinese classe ’96 Manuele Morlacco, nato dalla collaborazione con Flowher (aka Francesca Florian).
Il brano, fuori dal 14 gennaio 2021, sottolinea quelle che sono le principali influenze dell’artista, che variano dal soul all’R&B, strizzando l’occhio al jazz ed all’hip hop.
Tra le influenze principali si possono individuare Jordan Rakei, H.E.R., Jorja Smith, J Dilla, Tom Misch e, più in generale, i grandi esponenti della scena R&B contemporanea.
La tematica principale del brano risiede nel sentimento di inadeguatezza causato dal conflitto che si crea nel momento in cui si ha bisogno di prendersi del tempo per se stessi pur sentendo la necessità di aver accanto qualcuno. Tutto questo porta alla paura di deludere chi ci sta a fianco, a causa delle possibili incomprensioni che possono nascere in questa situazione e che portano, inevitabilmente, le due parti ad incolparsi reciprocamente.
Il brano
“Blame it on you” è il primo tassello in un percorso di collaborazioni con quanti più artisti possibili che l’artista desidera portare avanti. L’idea, infatti, è quella di una musica fatta
di scambio di idee e condivisione. Ed è proprio attraverso la collaborazione con altri artisti che questo scambio e arricchimento reciproco può avvenire nel modo più naturale ed immediato.
L’idea, come accade molto spesso ultimamente, nasce durante il periodo di lockdown
nel quale i musicisti, da sempre abituati a passare ore insieme in sala prove e a condividere palchi, si sono ritrovati isolati per un lungo periodo. Ed è proprio in questa situazione che è apparsa sempre più evidente la necessità di un confronto con “l’altro”, un confronto propositivo e costruttivo, nel quale ognuno si mette a disposizione del prossimo condividendo idee, opinioni e consigli, senza paura del giudizio, andando così ad allargare la visione musicale con influenze sempre nuove.
Manuele Morlacco è un chitarrista e produttore torinese classe ’96.
Si avvicina alla musica da piccolissimo, iniziando a studiare pianoforte all’età di sette anni, per poi smettere un paio d’anni più tardi a causa di una relazione complicata col solfeggio. Tuttavia l’interesse per la musica non svanisce ed a tredici anni inizia lo studio della chitarra, senza più staccarsene.
Nella musica trova un terreno fertile per sfogarsi nei suoi anni di adolescenza ed un posto in cui potersi esprimere liberamente. Per questo, dopo la maturità classica, decide di approfondire i suoi studi musicali presso il Conservatorio di Torino, dove tre anni più tardi si laureerà a pieni voti in Chitarra jazz.
Nel frattempo inizia ad approfondire anche il mondo della produzione musicale, passando giornate intere a fare beat e a confrontarsi su questo con Carlo Ferrero, anch’egli produttore e compagno di corso in Conservatorio.
Durante la quarantena pubblica due beat strumentali, “Multicolor” e “Homesick”, che lo vedono collaborare con Alessandro Modica e Massimo Rumiano. Attualmente è iscritto all’ultimo anno del biennio in Composizione jazz, sempre presso il conservatorio di Torino.