In Corpi al sole Colombo parla di sé e di chi come lui, nato negli anni ’90, si trova davanti a una sfida importante con sé stesso e col mondo che lo circonda.
Quante volte avremmo voluto inseguire i nostri sogni, scegliere una strada diversa, andare contro le convenzioni sociali ma abbiamo avuto paura?
Chi è cresciuto con il mito del sogno americano, i supereroi Marvel e i talent show vive a pieno questo scontro tra la pressione sociale di dover seguire i binari convenzionali e l’esigenza profonda di autorealizzazione, di lasciare un segno personale nel mondo.
A completare il panorama, l’artwork di Beatrice Pascucci, con una citazione felliniana da “8 e 1/2”, e la produzione musicale di Amerigo Prato dai riferimenti vintage.
Colombo ci ha provato con la classica, il pop, il rock e il jazz, ma non ha funzionato. Così ha deciso di fare musica sua.
Bresciano classe ’94, cresciuto tra spartiti e pianoforte, si laurea col massimo dei voti al Conservatorio di Parma nel 2017, ma nel frattempo si dedica al canto rock, poi al jazz e alla composizione.
Da allora si è messo alla ricerca di una modalità espressiva che lo rappresenti al 100%, che unisse le sue esperienze eclettiche con uno stile semplice e sincero.
Così sono nate le “Canzoni contro la nostalgia”, un progetto originale con al centro il tema del passato, il tempo che sfugge e il rapporto tra la vita sociale e quella personale.
Colombo è il vincitore del Festival Ugo Calise 2019 per la nuova canzone d’autore, finalista di Area Sanremo 2018 e del Premio Mario Panseri.
Corpi al sole è il suo primo singolo.