Nella costellazione della musica alternativa, Al Vox torna a brillare come una stella poliedrica in occasione del suo 32esimo compleanno con l’EP “Canzoni Maledetteducate” (PaKo Music Records/Believe Digital).
Questo progetto audace, composto da quattro tracce – “Veleno“, “Complimenti per l’oggetto“, “InfeInverno“, “Sieno Siero” – è un viaggio esplorativo nelle profondità dell’animo umano, dove la maledizione e l’educazione si fondono in un’armonia dissonante.
Al Vox, che si è distinto sin dal suo esordio come un artista eclettico e fuori dagli schemi, si avventura con questo nuovo progetto in un territorio musicale in cui il post-punk incontra il noise e l’outsider art, creando un’atmosfera sonora che è tanto perturbante quanto profondamente riflessiva. I brani, completamente autoprodotti tra le mura del suo appartamento, sono un riflesso autentico del suo spirito creativo incontenibile.
“Veleno“, la focus track attualmente in rotazione radiofonica, è una potente metafora sulla tossicità sociale e personale che pervade il nostro tempo. Il pezzo si tuffa nell’oscurità dell’anima umana, esplorando i temi dell’alienazione e della disillusione in un mondo sempre più digitalizzato e disconnesso.
Nel secondo brano, “Complimenti per l’oggetto“, Al Vox si addentra nella complessità delle relazioni interpersonali, dove l’essere umano si trasforma in oggetto e soggetto di manipolazione. Il passaggio «Soggetto, complimenti per l’oggetto, soggetto assoggettato da un soggetto», evoca istantaneamente la costante lotta interiore contro la deumanizzazione e la perdita dell’individualità.
“InfeInverno“, il terzo inedito che compone l’EP, è un conflitto tra cuore e mente, tra il gelo dell’inverno e l’ardore dell’inferno. La dualità del testo, «Voglio l’inverno non voglio l’inferno, voglio l’inferno, voglio l’inferno», è un’espressione della ricerca di equilibrio tra passione e ragione.
L’ultima traccia del disco, “Sieno Siero” è invece un’acuta e profnda esplorazione del dubbio e dell’incertezza, dove le parole diventano un gioco tra realtà e percezione. «Sieno, non sono sano, si o no, non ha senso»; un labirinto di pensieri e sentimenti che riflette la complessità dell’esperienza umana.
“Canzoni Maledetteducate”, con le sue 4 tracce iconiche, è un manifesto di resistenza artistica, un grido contro le convenzioni e una celebrazione dell’incompiutezza e della vulnerabilità. Al Vox, con il suo stile inconfondibile e la sua visione intransigente, invita gli ascoltatori ad una quotidianità priva di compromessi nel cuore oscuro e luminoso dell’esperienza di vita di ciascuno di noi.
In questo nuovo EP, l’artista ligure non si limita a creare musica; plasma esperienze, scolpisce emozioni e dipinge paesaggi sonori che sfidano i nostri sensi e le nostre convinzioni. Ogni brano è un capitolo, ogni nota una pennellata su un quadro che riflette la complessità della nostra contemporaneità, sociale ed interiore.
“Canzoni Maledetteducate” è un’opera che si colloca al confine tra la musica e l’arte, tra il suono e il significato. È un invito a riscoprire l’essenza della musica come forma di espressione pura e incontaminata, un viaggio nella mente di un artista che non teme di esplorare i territori più oscuri e inesplorati dell’anima.
“Canzoni Maledetteducate” – Tracklist:
1. Veleno
2. Complimenti per l’oggetto
3. InfeInverno
4. Sieno Siero
Biografia.
Al Vox, pseudonimo di Alberto Lupia, è un cantautore, attore, regista, polistrumentista e scrittore italiano nato a Genova nel 1992. Dopo svariate esperienze in formazioni punk-rock come i Blind Carnival, nel 2014 dà il via alla sua carriera solista pubblicando il primo album, “Loop”, supportato da una tournée che lo vede al fianco di artisti del calibro di Naim Abid, Pier Gonnella e Francesco Baccini. Nel 2015 partecipa e vince il concorso Oltre il Jukebox con il brano “Il figlio di Epicuro”, release estratta dal disco d’esordio solista. Pochi mesi più in là, rilascia il suo secondo progetto full length, “Canzoni Degenerazioni”, che vanta la collaborazione di Bobby Soul nel brano “Il Vento”. Dopo aver fatto da opening act ai Linea 77, Al Vox partecipa a Il Cantagiro con il singolo “Davanti allo specchio”, classificandosi nelle prime 10 posizioni. Tra il 2016 e il 2018, si esibisce in moltissime location sul territorio nazionale con performance acustiche che lo vedono cooperare con diversi colleghi. Il 27 Gennaio 2019 è il turno del terzo disco, “Alter Ego”, album che apre le porte al featuring con Franca Lai sulle note di “La Danza” e, conseguentemente, ad un’incredibile serie di live estivi per tutta la Penisola. Nel 2019 condivide il palco con Fulminacci e a nel 2021 firma il suo primo contratto discografico con l’etichetta meneghina Pako Music Records, con la quale pubblica, in data 08 Marzo, “Il Giullare”, singolo avvolto da una struggente intensità che evidenzia la poliedricità della sua Arte ed a cui segue, Il 29 Giugno dello stesso anno, “Autodipendenza”, un inno tagliente e personale che si muove tra Dance ed Elettro Pop, con sfumature vintage e tratti retrò. Il 02 Febbraio 2022, in occasione del suo trentesimo compleanno, Al Vox pubblica “TRENTA”, il suo terzo album. Il disco, un concept caleidoscopico ed istrionico, rappresenta il manifesto artistico del suo artefice, evidenziando la sua visione personale e professionale del mercato musicale contemporaneo. Un’enfatica rappresentazione dell’esistenza umana, tra emozioni distopiche, dolcezza, irriverenza, rabbia, gioia e frustrazione, capace di portare in scena lo straordinario spettacolo della vita in ogni sua sfumatura e chiaroscuro, mettendo in luce una molteplicità di sensazioni, stimoli e pensieri che riconfermano la perspicacia creativa di Al Vox. Dotato di una finezza d’animo di raro riscontro e di una versatilità che gli consente di spaziare agevolmente dal canto alla recitazione, dalla scrittura alla composizione e dalla fase embrionale di un progetto artistico alla sua completa realizzazione, Al Vox è uno dei rappresentati più completi, originali e innovativi del panorama musicale italiano.