Al debutto solista con il singolo “Sento ancora il mare”, il cantautore DALE risponde ad alcune nostre domande per farci entrare nel suo mondo e spiegarci il senso del brano. Buona lettura!
Ciao DALE. Prima di tutto da dove nasce il tuo art name?
Nasce a Barcellona, in spiaggia, con Nicoletta (Marquica). Cercavo un’idea per un “alter ego”. Ed è uscita questa parola. Non ha nessun significato particolare, mi piaceva molto il suono.
Quanto c’è di DALE in Davide e come persona e artista convivono?
DALE è ciò che Davide non fa. DALE sono io che vado oltre. C’è molto, e anche nulla. A volte siamo due individui completamente diversi. Ma poi ci incontriamo, ci riconosciamo, come quegli amici che non si vedono più da trent’anni, ma per cui tutto è esattamente come se si fossero lasciati il giorno precedente.
“Sento Ancora il Mare”. Ci parli del testo del brano? Cosa vuoi raccontare?
“Sento Ancora il Mare” parla di una persona che si chiede cosa rimane dopo un grande dolore, dopo un amico che ti tradisce o a cui senza volerlo hai fatto del male; parla di una storia che finisce e di un’altra che ricomincia, la storia con sé stessi. Cosa sentiamo dopo un’emozione violenta? A cosa ci aggrappiamo? Io mi aggrappo al mare.
Quanto è importante per te il mare e in generale l’acqua? Un elemento che sa calmare ma anche distruggere.
Moltissimo. Dall’acqua nasce la vita, nasce tutto ciò che siamo. Senza acqua non ci sarebbe l’umanità, nulla di tutto ciò che conosciamo. Il mare? E’ un elemento fondamentale per me; non mi distrugge mai, anzi mi calma.
Come sei arrivato al sound giusto per questa canzone?
Ho scavato nei miei punti di riferimento musicali e ho preso in prestito un pezzetto da ognuno. Con Alessandro (Russo) ci abbiamo lavorato molto. E Lorenzo ha dato il suo tocco.
E’ stato tutto molto fluido e naturale.
Sei già salito su un palco?
Certo, parecchie volte, in varie band. Ora faccio da me, ora DALE reclama ascolto. Ci vedremo presto!