Un album che scalda, che tiene compagnia, che emoziona e che rattrista e allo stesso tempo. Un lavoro che invita a pensare, un sound minimalista, sperimentale e contemporaneo, che ci colloca in una scena emotiva multidimensionale. Questo è il sunto di quello che possiamo ascoltare nel nuovo album di David Gómez dal titolo “A Letter from Mars”. Dieci tracce in cui potrete andare incontro ad un vortice di emozioni, sensazioni, perchè questo è quello che l’estro compositivo di David riesce a fare trasmettendo vibrazioni profonde ed intense, senza troppa fatica se non quella di pensare a qualcosa di attuale.
Un bel tributo al classicismo, piacevolmente “sporcato” da contributi più ricercati e caratteristici di un genere musicale, che potremmo definire ambient, ben strutturato. Queste dieci costruzioni si presentano interessanti e godibili allo stesso tempo, non rinunciando ad una componente melanconica e senza disturbare l’ascolto, ma anzi, andando ad esaltare, con un ottimi ingredienti tecnici e musicali, gli oltre quaranta minuti di musica.
La produzione del disco risulta essere eccellente, vista la scelta di lasciare spazio unico e preferenziale alle componenti fatte di anima e istinto. “A Letter from Mars” è lungo, intenso, ma con uno dei tanti pregi, quello che se ascoltato, potrà lasciare una bella impronta di se.