Indiependence è felice di presentare La Cura Per La Noia, nuovo disco dei RedWine, band appena entrata nel roster dell’etichetta. Ci introducono il disco direttamente le loro parole:
“In un mondo scosso dalla pandemia e ossessionato dalla ricerca di una cura, noi RedWine abbiamo deciso di dare il nostro umile contributo alla causa. Ci piace pensare che la musica e le arti in generale abbiano la capacità di prendersi cura della parte più nascosta dell’essere umano. Chiamatela come vi pare: anima, spirito, carattere, morale, umore. In un momento storico in cui i confini fisici si fanno più evidenti, pensiamo che un po’ di musica possa essere il farmaco migliore: una terapia per l’anima che permette di “viaggiare” senza doversi spostare da casa. Perché in fondo sono sufficienti un paio di cuffie e un bicchiere di vino buono, se v’ispira. E così si parte: il viaggio terapeutico dei Redwine vi accompagna attraverso 10 luoghi, o canzoni, che raccontano ciascuno un pezzo di storia. Dove vorremmo essere in questo momento? Altrove, certo. Ma dove? Non c’è una risposta. Preferiamo lasciare ai nostri ascoltatori la libertà di decidere dove stanno meglio. Perché, diciamocelo, non esiste davvero una cura per la noia. Ognuno se la cura come vuole, e noi l’abbiamo curata così.”
Per il disco è prevista anche una curiosa distribuzione fisica, infatti sul sito www.lacuraperlanoia.it si può contribuire alla raccolta fondi per la realizzazione dell’album ricevendo come “ricompensa” la vera e propria cura per la noia sotto forma di scatola medicinale, con apposito bugiardino e ovviamente la pillola musicale contenente i dieci brani del disco.
I RedWine nascono in un pomeriggio del luglio 2010 in un garage della provincia torinese. Fatta eccezione per la località poco mainstream (il Canavese), l’origine della band segue i più comuni stereotipi della musica rock: batteria, basso, chitarre elettriche, tastiere, sudore e stonature, per poi arruolare una violinista e comprare una fisarmonica al fine di virare su un approccio musicale più folk. Hanno pubblicato 2 album (Alla Fine Del Mondo nel 2012 e Controvento nel 2015) e hanno suonato in importanti rassegne musicali piemontesi (A Night Like This Festival, Miscela Rock Festival, Tavarock, Reset), salendo su palchi di club come l’Hiroshima mon Amour (Torino) l’Audiodrome (Moncalieri), il Teatro Concordia (Venaria), e aprendo concerti di artisti come Stiliti, Statuto e Modena City Ramblers. Negli ultimi mesi del 2020 firmano per Indiependence, etichetta indipendente torinese, per la pubblicazione del loro terzo disco, La Cura Per La Noia. Ah, sono in sette, e nel frattempo hanno iniziato ad ascoltare anche musica elettronica.
I RedWine sono:
Francesco Quesada – voce e chitarra acustica
Nicola De Stefano – voce e chitarra elettrica
Davide Molino – fisarmonica e tastiere
Stefano Benedetto – basso e tastiere
Lorenzo Pallante – strumenti etnici a corde e basso
Veronica Penna – violino
Riccardo Ribotta – batteria e percussioni