Federico Albanese annuncia il nuovo album in arrivo il 7 febbraio, il primo con XXIM Records/Sony

In arrivo il 7 febbraio, ‘Blackbirds And The Sun Of October‘ segna il debutto sulla lunga distanza di Federico Albanese con XXIM Records, prestigiosa sub-label di Sony Music con cui l’artista ha pubblicato, nel 2023, l’ep ‘Days Of Passage‘.

Anticipato dai singoli ‘A Story Yet To Be Told‘, ‘Your Spell‘ e dalla title-track (in ascolto qui), ‘Blackbirds And The Sun Of Octber‘ è il quinto album di studio per Federico, un lavoro ispirato – e interamente scritto e registrato – dalla sua regione natale, il Monferrato. “E’ un album sul ritorno a casa e sulla riconnessione”, afferma Albanese, “soprattutto sull’eredità”.

Noto per la sua incessante creatività, in questo progetto – che segna l’inizio di un nuovo capitolo nella sua carriera musicale – Albanese mostra tutta la sua ricerca, una continua evoluzione di nuovi suoni e sperimentazioni.

Dopo un’infanzia passata a suonare il pianoforte, si è interessato al jazz, prendendo in mano il clarinetto prima che il fascino adolescenziale per le band punk-rock lo portasse a suonare il basso. In seguito, ha divorato la musica new-age della fine degli anni ’90, immergendosi nelle opere di artisti come Brian Eno e William Basinki.

Dopo essersi trasferito a Berlino, Federico Albanese ha scritto e registrato quattro album nel corso degli otto anni trascorsi nella capitale tedesca, ognuno di essi incentrato su un tema specifico ed ognuno molto amato da critica e fan. Ma, per ‘Blackbirds And The Sun Of October’, Albanese sentiva l’urgenza di un cambiamento, sia tematico che geografico. “Ho iniziato la mia carriera a Berlino, i miei figli sono nati lì ed ho un legame profondo con tutto questo, ma non sarà mai la mia casa. Per quanto Berlino possa essere bella – è una città molto bella – è un altro tipo di bellezza rispetto al Monferrato. La campagna del Nord Italia in autunno è tutta un’altra storia” afferma Federico. 

Questo ritorno alla sua terra d’origine nell’autunno del 2022 – essere di nuovo nella pittoresca campagna e sentirsi, come dice lui, “profondamente legato a questo luogo”, si è rivelato di grande ispirazione. “C’è un senso di libertà nel tornare che si riversa in tutto ciò che si fa, compresa la musica”. Le sue composizioni hanno iniziato a riflettere la profonda bellezza della natura che lo circondava – i colori, la fauna selvatica, l’alternarsi delle stagioni – ma anche la ricca storia e i molti miti e leggende tramandati di generazione in generazione per migliaia di anni. 

Questa libertà – e il riflesso del suo ritorno alle radici – lo ha portato anche ad utilizzare un ricco arazzo di influenze musicali, mescolando la musica classica con suoni più contemporanei. Spinto ad esplorare nuove direzioni ed idee nella sua musica, ‘Blackbirds And The Sun Of October’ include composizioni che sembrano senza tempo, attingendo alle tradizioni classiche della regione, accanto a brani più moderni e sperimentali. “Mi sono sentito più libero di fare cose che normalmente non avrei fatto, come aggiungere la batteria o scrivere una suite per solo pianoforte e violoncello che potrebbe avere 400 anni”.

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