“Polaroid” è il nuovo singolo dei Flowers For Boys, disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale, per Mosho Dischi.
“Polaroid” è un viaggio tra nostalgia e disillusione, dove il tempo sbiadisce i ricordi, lasciando solo tracce di ciò che è stato. Il nuovo brano dei Flowers For Boys parte sospeso tra chitarre riverberate ed una voce che racconta la distanza e il vuoto lasciato di un amore spezzato. L’atmosfera malinconica è accentuata dal crescendo dei suoni, in un’alchimia tra emo e alternative rock con chitarre che si intrecciano in armonie nostalgiche, una batteria che incalza con un groove serrato ed un cantato sempre più urgente che da voce a tutto il non detto.
Roma diventa il simbolo di un sentimento disperso tra le strade e di parole mai dette. Alla fine, resterà solo un’istantanea sonora che brucia tra distorsioni e melodie cariche di emozioni, che rendono ancora più evidente l’incapacità di comunicare davvero.
ASCOLTA ORA IL NUOVO SINGOLO “POLAROID”
Hai mai sentito un fiore urlare quando perde il suo prato? I Flowers for Boys sono Marco, Fede, Riccardo e Nico, una band alt-rock italiana con radici a Bari e dintorni. Nel loro nome si racchiude sound ed esigenza espressiva: un mix di petali uniti a uno spinoso post-punk, con testi introspettivi che si rifanno al cantautorato nostrano. Dietro un’estetica apparentemente delicata, si nasconde la voglia di urlare il proprio modo di essere, stanchi di cercare per forza compromessi per piacere a tutti. Perché sì, i fiori sono apprezzati anche dai ragazzi.

L’artwork di “Polaroid” racchiude il senso di distanza e malinconia che attraversa il brano. Un’ambientazione ampia e desolata, quasi sospesa nel tempo, fa da sfondo a due figure: una immobile, l’altra che scappa via sfocata, come un ricordo che sta svanendo.
Un mazzo di fiori giace abbandonato al centro della scena, simbolo di quello che c’è stato, di quelle relazioni che si sgretolano lasciandosi dietro solo immagini sbiadite. Il tono cromatico della foto, con colori tenui e desaturati, amplifica il senso di nostalgia e solitudine.
La composizione visiva riflette l’atmosfera della canzone: un equilibrio tra calma apparente e tempesta emotiva, tra il desiderio di trattenere qualcosa e la consapevolezza che sta già scomparendo.