Quanti bambini sono cresciuti davanti alle battaglie e alle imprese di Ken il Guerriero tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta? Tantissimi, tantochè ancora oggi alcuni dei dialoghi e dei “versi” che si svolgevano durante quel cartone animato, sono diventati leggenda come il “uatatatata”, ovvero l’enfasi vocale che Ken dava ai suoi colpi quando colpiva i suoi avversari! Scusate questo mio ritorno ad un passato che purtroppo non tornerà mai più, ma anche io sono stato a suo tempo contagiato a tempo indeterminato da quel cartone (anche manga e anche film vari). Ecco, questo album affronta liricamente proprio Hokuto No Ken.
In base all’anima guerrafondaia di quel cartone animato, al suo essere potente in ogni suo aspetto, mi aspettavo un album dai connotati molto più deflagranti, mentre in questo album troviamo un buon melodic/progressive metal, che ha nelle tastiere di Gabriels tanti spunti interessantissimi (e come poteva essere altrimenti?), ma che riesce a farsi ascoltare ed apprezzare anche grazie a canzoni davvero ben realizzate e che riescono a far emergere il talento di ciascun musicista coinvolto – e in questo disco sono moltissimi – senza quindi scadere nel tranello di mettere in bella mostra solo l’operato solista di Gabriels, ma al contrario, sembra che Gabriels si metta al servizio di buone composizioni e le arricchisca con tutto il suo estro al piano e alle tastiere.
Un album che non stanca mai insomma, con canzoni sempre molto curate e con qualche ballad piazzata dove serve. Un disco che sa anche riportare il metal in territori positivi ma non troppo sdolcinati, e questo è un grosso vantaggio per Gabriels.
Siamo al terzo atto di questa saga, continuerà ancora la leggenda di Hokuto No Ken nella storia musicale di Gabirels? Lo potremo vedere solo seguendo questo bel progetto, quindi alla prossima!
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