La Natura delle Cose è sostanza, è andare a fondo. Accettare che Siamo Stonati, con i nostri errori, fragilità, pazzie. Un invito ad essere più clementi con noi stessi, provando a non farci schiacciare dall’ossessione della performance.
Esce il primo album di Gaia Morelli, La Natura Delle Cose, per Dischi Sotterranei e Panico Dischi.
Ascoltalo qui: https://bfan.link/la-natura-delle-cose
Ordina il vinile: http://bit.ly/gaiamorelli_lanaturadellecose
Anticipato dall’uscita del singolo Rumore, il disco segna l’inizio di un nuovo percorso per la cantautrice e musicista piemontese dopo l’avventura musicale con il progetto Baobab!.
Gaia Morelli, con il suo timbro così denso e viscerale, è una voce unica nell’attuale panorama italiano. Rara è anche la sua scrittura: ricercata e autentica, capace di dipingere immagini vivide e potenti affiancandosi ad arrangiamenti scomposti e sperimentazioni sonore dove si respirano le influenze indie pop e alternative pop di matrice internazionale di artisti come Big Thief, Elliott Smith, Bon Iver, Fiona Apple, Sufjan Stevens.
Tra le righe del suo mondo fa sempre capolino una lieve malinconia, tratto identitario delle atmosfere rarefatte e delicate dell’album, spesso ottenute sfruttando il naturale riverbero degli ambienti in cui è stato registrato, donando armonia anche attraverso l’utilizzo di strumenti acustici.
Scritto e composto da Gaia, da lei arrangiato insieme a Cali Low che lo ha anche registrato e prodotto, e impreziosito dal clarinetto basso di Enrico Gabrielli in Sento gli Angeli, La Natura Delle Cose è un disco di formazione che accompagna la cantautrice nel passaggio all’età adulta, nello scontro con la difficoltà di rimanere sé stessi, senza farsi schiacciare dalla logica del risultato.
La Natura Delle Cose è la loro essenza più profonda: da qui il titolo di un lavoro che mette al centro autenticità, trasparenza, sostanza. Dieci tracce introspettive sull’importanza di analizzare, con il proprio tempo e nel proprio spazio, l’insieme della casualità che viviamo e che percepiamo ognuno in maniera differente, lasciando spazio all’errore e alla sua accettazione.
Un album personale nei contenuti ma collettivo nella sua lavorazione: il disco nasce infatti in una casa in provincia di Torino nell’estate del 2023, in un flusso di idee, influenze e suggestioni condivise in primis con il tastierista Tommaso Camarotto ma anche con la comunità creativa formatasi attorno al lavoro.
In casa di Tommaso c’era sempre un gran via vai di artiste e artisti, addetti ai lavori del settore musicale, ragazze e ragazzi che lavorano nel mondo dell’arte e della cultura onta Gaia. Si respirava una vivacità creativa entrata inevitabilmente nei brani. E credo che l’album non potesse nascere in un modo diverso da questo. Nonostante sia un mio progetto solista, la condivisione e lo spirito collettivo sono imprescindibili nel mio approccio alle cose. E lo sono stati ancor di più in questa fase per me di cambiamenti personali: sono andata via da casa dei miei, dalla campagna piemontese, per costruirmi un nuovo spazio, nuovi ricordi, nuove amicizie alle quali mi sono legata profondamente e che fanno parte della grande famiglia coinvolta nel disco.
Ad aprire la tracklist è Fine: una canzone sull’accettazione di sé e sul non lasciarsi mangiare dalle emozioni. E se Acqua vuole conservare la parte imperfetta e stramba dell’essere ragazzini, Siamo Stonati riflette sulla consapevolezza del concetto di famiglia avvolta in una nebbia di sintetizzatori nostalgici. Accordature alternative, batterie e metriche irregolari, chitarre distorte raccontano invece la solitudine in Tutto Il Bene. Poi la strumentale Pausa, una dedica agli amici musicisti che supportano Gaia in questo viaggio e, a seguire, Geografia dove il cervello diventa una mappa e si può sbarcare in posti meravigliosi rifugiandosi nei propri pensieri. Dopo la celebrazione – e la maledizione – della sensibilità in Rumore, il pezzo che ha anticipato l’album, si passa a Lo Spazio, brano dall’arrangiamento minimale ispirato alle colonne sonore degli Anni ‘70 dove il suono dei martelletti del pianoforte è ovattato e gli oggetti della casa sono usati come percussioni. In Ti Racconto torna la voglia di fuggire dal piccolo paese natale, lontano dal quale tutto sembra possibile, anche creare nuovi ricordi. Con l’ultima traccia, Sento Gli Angeli, si torna dove si è partiti, riprendendo il tema del passaggio all’età adulta, rigettando l’idea tossica di essere sempre invincibili per lasciare spazio a La Natura Delle Cose.
Tracklist
1. Fine
2. Acqua
3. Siamo Stonati
4. Tutto Il Bene
5. Pausa
6. Geografia
7. Rumore
8. Lo Spazio
9. Ti Racconto
10. Sento Gli Angeli
Biografia
Gaia Morelli, nata nel 2000, si avvicina alla musica fin da bambina: è suo padre, affamato e attivo fruitore di musica, che le trasmette quest’amore sin da quando era molto piccola. Da lui arriva anche la presenza costante dei Beatles in cuffia e altri ascolti che la portano ad avvicinarsi a nomi come King Gizzard and the Lizard Wizard, Big Thief, Elliott Smith, Wilco, Bon Iver, Fiona Apple, Phoebe Bridgers e molte e molti altri. A 12 anni inizia a studiare gli strumenti che attualmente suona mentre a 15 scrive le prime canzoni. A 17 nasce il suo progetto musicale, Baobab!, con cui pubblica l’EP omonimo (2022, Dischi Sotterranei / Needn’t) che ha ottenuto ottimi riscontri dai media e dal pubblico, e l’ha portata a esibirsi su palcoscenici prestigiosi come quello del Mi Ami 2022. Da un paio d’anni vive a Torino, dove si sta formando musicalmente e personalmente. Qui è entrata in contatto con addetti ai lavori del settore musicale, artiste, artisti e persone alle quali si è legata molto, alcune delle quali fanno parte della grande famiglia coinvolta nei lavori sul disco. Anticipato dal singolo Rumore, l’album d’esordio come Gaia Morelli, dal titolo La Natura Delle Cose, esce venerdì 12 aprile per Dischi Sotterranei e Panico Dischi, con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.