Vibes apertamente psichedeliche. Un mood spesso tra il dolce e il morbido, ma con energia. Malinconia in dosi ragionevoli. E soprattutto quattro canzoni “tragic”: venerdì 17 gennaio esce “Specchio riflesso” dei Tragic Carpet Ride, il debutto della prima band che lascia il segno nel 2025.
Tragic Carpet Ride è un progetto nato a Torino, curato da Filippo Zimarro insieme a Francesco Cornaglia e Alessandro Osella. Il trio combina sonorità psichedeliche e alternative rock con influenze pop anni ’70 e testi in italiano.
Le quattro canzoni che compongono l’EP, “Non è la stessa cosa”, “Buio”, “Quei brutti pensieri”, “Cinema”, sono un pacchetto completo perché offrono già squarci particolarmente interessanti delle sonorità del gruppo. Ma sono anche un antipasto di una band in divenire e con un futuro molto stimolante.
Tragic Carpet Ride è un progetto nato a Torino quasi per caso, curato dai musicisti e produttori Filippo Zimarro, Francesco Cornaglia e Alessandro Osella. Le connotazioni sonore più evidenti sono la psichedelia e l’alternative anni ’90. Anche se i testi sono scritti in italiano, le principali influenze della band arrivano dall’estero: le nuove ondate di psichedelia, shoegaze, post-punk e dream pop sono sicuramente la direzione verso cui si stanno dirigendo.
L’EP di debutto della band, in uscita il 17 gennaio 2025, è un’esplorazione profondamente personale. Attraverso quattro tracce, affronta temi come le battaglie interiori, la resilienza emotiva e la ricerca del proprio posto in un mondo alienante. Questo disco rappresenta anche il percorso che ha portato all’evoluzione da un progetto solista a un trio coeso.
Attualmente la band sta girando i palchi in varie formazioni e portando due set complementari: un unplugged in cui i brani sono riarrangiati in una versione intima ed essenziale, creando un’atmosfera molto raccolta e sospesa; un elettrico nel quale invece è tutto il contrario, dove c’è psichedelia, c’è anche noise e, a tratti, quasi post-punk. Si suda molto, c’è molta adrenalina e una forte fisicità.