disponibile in digital download, in streaming e in CD “Fragili”,il nuovo disco della rock band milanese Oslavia. Il lavoro, composto da otto brani che mischiano sonorità alternative rock alla Sonic Youth al pop anni ’80 ed anticipato dal doppio singolo “Elisa in Molise”, già disponibile su tutte le piattaforme, lancia un messaggio di rinascita, da raggiungere attraverso la consapevolezza delle proprie fragilità. Gli Oslavia presenteranno dal vivo “Fragili” il 24 marzo alle ore 22.00 in un esclusivo release party al Rock’N’Roll Club di Milano (Via Bruschetti 11, free entry).
Ecco la tracklist di “Fragili”
Elisa In Molise
Come Fai?
Amare Amaro
Fragili
Nuovi Eroi
Parentesi Inutili
Irene
Punkish
Gli Oslavia commentano il lavoro:Abbiamo scritto l’album chiusi ognuno nel proprio guscio casalingo, senza poter suonare insieme, in un periodo in cui tante attività dell’uomo si sono bruscamente interrotte: le imprese, i negozi, l’arte … Siamo rimasti aggrappati a quello che ci unisce: la voglia di suonare, la passione per la musica, per la poesia. Ne siamo usciti anche grazie a questo album, che racconta una serie di piccole storie:sulle donne (Elisa, Irene), sulla società (le convenzioni, gli eroi del nostro tempo, la finta sostenibilità), sulla continua evoluzione della musica. Il disco lascia trasparire alcune delle nostre influenze: Sonic Youth, Ministri, Afterhours, il Pop Anni ‘80, il Bebop… che speriamo di essere riusciti ad amalgamare creando una voce originale, anche grazie all’indirizzo e alle mani sapienti di Matteo Agosti e Luca Urbani di Frequenze.
“Fragili” è stato composto da Paolo Mori, Gianluca Finistauri, Paola Zanetti, Eugenio Migliorisi e Aika Ceccarelli e scritto da Eugenio Migliorisi ad esclusione di “Elisa in Molise” scritta da Paola Zanetti. Prodottoda Matteo Agosti, Luca Urbani e Oslavia. Registrato da Matteo Agosti e Davide Secondelli al Frequenze Studio. Mixato da Matteo Agosti al Frequenze Studio e al Risorta Studio. Tastiere e Programmazione Luca Urbani e Matteo Agosti. Oslavia: Eugenio Migliorisi voce, Paolo Mori chitarra, Gianluca Finistauri chitarra, Paola Zanetti basso, Aika Ceccarelli batteria.
Oslavia
Gli Oslavia sono nati a Milano nel 2015. Sono partiti dalla loro dimensione più naturale, i concerti, suonando sui palchi del Rock’n’Roll di Milano e di Rho, del Barrio’s, degli East End… Quando il repertorio di brani originali si è ampliato hanno autoprodotto “Vicoli e altre strade” (2017), che ha dato loro maggiore sicurezza e originalità nella scrittura. Sono poi arrivati “Stereotipi” (2019) e “Fragili”, scritto durante il lockdown, pubblicato il 2? Marzo 2023 e presentato dal vivo il 24 dello stesso mese al Rock’n’Roll di Milano. Gli Oslavia propongono un alternative rock cantato in italiano e caratterizzato da arrangiamenti piuttosto sofisticati, ma sempre orecchiabili e coinvolgenti. Amano sperimentare, anche grazie alla contaminazione di generi diversi e a richiami ad artisti non necessariamente appartenenti al rock mainstream. Dai brani degli Oslavia emerge l’eterogeneità dei loro ascolti: Sonic Youth, Velvet Underground, Rino Gaetano, Ministri, Afterhours, il Pop Anni ‘80, Steely Dan, il Bebop, Bach, Stravinsky. Dal vivo gli Oslavia si caratterizzano per un forte impatto sul palco, capace di coinvolgere il pubblico, di farlo ballare e cantare e di tenerlo sospeso tra Punk e Rock. La band alterna pezzi aggressivi e tirati a momenti più intimistici, con testi che descrivono gli stati d’animo del moderno vivere con ironia e che fanno riflettere sulle ipocrisie dell’attualità, ma senza giudicare. Gli Oslavia hanno sempre cercato di contaminare registri artistici diversi, tentando di dare al Rock nuove prospettive e aperture. Ad esempio, nel 2022 hanno suonato all’ADI Design Museum di Milano, dove hanno creato una colonna sonora per gli oggetti vincitori del Compasso D’Oro ed esposti al Museo; hanno reinterpretato in chiave Rock il Teatro Canzone di Giorgio Gaber, pubblicando come singolo una cover di La Peste, tratto da Anche Per Oggi Non Si Vola del 1974; nel 2020 hanno girato il video del brano Cornici, tratto da Stereotipi, che si discosta con leggerezza e ironia dal cliché dei soliti video Rock.
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