Trentanove minuti circa di sano rock enfatizzato da basso elettrico, questo strumento spesso sottovalutato e relegato al ruolo di solo accompagnatore. Il basso ha in realtà ancora un potenziale tutto inespresso, è uno strumento capace di farsi sentire nei visceri oltre che nel normale udito. Proprio per questo, con il giusto approccio all’ascolto, è in grado di evocare suggestioni, risvegliare antiche memorie e dare sfogo alla propria fantasia. Stiamo parlando del nuovo lavoro di Michele Fraternali dal titolo “In The Bass Magic”.
Un percorso particolare, quasi di nicchia riservato ai veri amanti del genere dove sono presenti sapori intensi e coinvolgenti. La naturalezza è il mezzo con cui l’artista esprime strutture assai più complesse.
Dunque, un lavoro che ad un primo ascolto incuriosisce e spiazza e che più gira e più piace. Piacciono senz’altro i suoni, il tiro ci viene insomma scagliato contro con ragguardevole naturalezza, tanto che ci troveremo inconsciamente a richiedere altre canzoni arrivati alla conclusione dell’album.
Un disco che consigliamo vivamente a piena conferma che ancora oggi esistono piccole e piccolissime realtà musicali dotate delle loro piccole perle e capolavori.