Kings Of Subhumans – “Forever Emerging”

L’album Fover Emerging, con il suo carico di emozioni tumultuose e sonorità audaci, si presenta come una riflessione profonda sulla sofferenza e la rabbia in un contesto di cambiamenti epocali. La prima traccia, “Ethernal Suffering”, si apre con melodie laceranti che evocano i lenti toni filtrati da eroina xanax e chissà cos’altro ancora di Alice In Chains, E’ un brano che rende omaggio al padre recentemente scomparso del frontman Mendax. Qui, l’emozione è palpabile, trascinando l’ascoltatore in un viaggio catartico di dolore.

Con “HERMIT”, il suono si trasforma, abbracciando sonorità alt rock più pesanti e riff quasi metal, in cui un basso darkwave fa da contrappunto. Questa evoluzione musicale rappresenta efficacemente la solitudine e l’isolamento vissuti durante il lockdown, creando un’atmosfera intensa e immersiva.

La traccia “HYPERSONIC” esplode con un groove rock roll e stoner travolgente, mentre “MACHINE GUN” si distingue per la sua narrazione inquietante, sostenuta da ritmi sincopati che sembrano evocare il fragore di una guerra. Le vibrazioni cavernose di “Prophets”, che richiamano sia Kyuss che Mad Season, sono pervase da chitarre devastanti e momenti di frenesia.

Le sonorità punk di “RAINBOWS” e “STONE” offrono un contrasto rinfrescante: la prima naviga tra il rock ‘n’ roll e il prog metal, mentre la seconda è un’esplosione di punk lo-fi e velocità. Infine, “TERRORMEDIA” segna un attacco sonoro incalzante che fonde punk, metal e post-grunge, sfumando verso un esperimento di speed metal.

La title track “XFUCKTOR” chiude l’album con una struttura frammentata e suoni psichedelici, alternando passaggi di introspezione a momenti caotici di improvvisazione. Questo album non è solo musica; è un manifesto contro l’indifferenza, un grido di ribellione nel panorama contemporaneo.

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