Quando pensiamo alle isole greche la mente vola ai mari cristallini e ai paesaggi incantati immersi nella natura, ma è inevitabile anche un tuffo nella mitologia dell’antica Grecia. Ed è proprio in questo mondo meraviglioso che ci porta Edoardo Tincani con la sua nuova, sorprendente canzone “Le isole greche”, estratta dall’album “Aedo” in uscita il 25 Aprile.
Per l’occasione Edoardo canta in coppia con la moglie Lucia, proiettando l’ascoltatore nel mare blu delle isole greche, in un viaggio fantastico che incontra diversi personaggi del mito, da Ulisse a Orfeo, da Achille fino ad Icaro che volò troppo vicino al sole. La canzone è ricoperta anche di un velo romantico, poiché le isole greche con i loro panorami mozzafiato sono state meta del viaggio di nozze di Edoardo e Lucia, che oggi ritornano idealmente in quelle spiagge indimenticabili, visitate anche, dopo il matrimonio, insieme ai loro figli.
Edoardo con questa canzone vuole rendere omaggio alla classicità, alla cultura e alla filosofia dei Greci, da cui è affascinato. Non a caso il suo album di prossima uscita si chiama “Aedo”, che nell’antica Grecia era un cantore professionista che eseguiva i canti accompagnandosi con uno strumento a corda. Ad aver compiuto gli studi classici è stata però solo Lucia, quindi per scrivere il testo della canzone Edoardo ha intrapreso una ricerca storica avvalendosi della competenza della moglie. La narrazione è piacevole e sicuramente sarà gradita agli ex studenti, che potranno volare indietro nel tempo per ricordarsi i miti e le vicende dei grandi personaggi antichi.
“Le isole greche”, con una musica composita e un arrangiamento ritmico in cui l’oud fa sentire le sue corde grazie all’arrangiamento meticoloso di Marco Gatti di Artisti Online Etichetta Discografica, è un brano concepito da Edoardo Tincani come un itinerario mitologico tra le storie senza età degli dèi, ma anche delle donne e degli uomini che hanno trasformato queste isole in luoghi immortali nella memoria, che tramanderanno fino alla fine del mondo combattimenti epici e leggende.
Già nella prima strofa Tincani ci proietta nel mito, paragonando le acque del mare che bagnano le isole greche, definite “scogli fissati nel blu”, ad un cielo trapuntato di stelle. In effetti gli antichi Greci immaginavano di essere gli abitanti di una galassia di terre circondate dal mare.
La canzone è una sorta di mappa mitologica che aiuta a orientarsi tra le più famose isole della Grecia; una poderosa prova in cui il cantautore-“Aedo” cerca di veicolare una cultura millenaria nella forma agile della musica leggera.