Madhouse – “Secret Antithesis”

Madhouse – “Secret Antithesis”

I MadHouse sono una female-fronted hard rock/alternative metal band italiana, formatasi nel 2012, capitanata dalla carismatica cantante Federica Tringali e dal chitarrista Filippo Anfossi. Federica ha deciso di battezzare la band MadHouse, per evidenziare il parallelismo esistente tra arte e follia. Basando i suoi testi su esperienze di vita forti e dirette ha scritto numerose canzoni di grande potenziale. Il loro primo album del 2019 usciva “MadHouse Hotel” sotto la direzione artistica di Eddy Cavazza che ha collaborato con artisti quali Anthony Phillips (Genesis), John Wetton (King Crimson), Dino Cazares (Fear Factory, Brujeria), Logan Mader (Machine Head), Tue Madsen (Meshuggah), Dan Korneff (Breaking Benjamin, Paramore, Papa Roach, Lamb of God and My Chemical Romance) per DysFUNCTION Record Label and Productions.

A gennaio 2023 la band pubblica il terzo lavoro in studio prodotto da Eddy Cavazza per Silent Ghost Production (USA) e pubblicato sotto l’etichetta Nadir Music. “Secret Antithesis” trae ispirazione dalle opere di M.C. Escher e racconta di come all’interno della personalità umana possano coesistere diversi aspetti spesso in contrasto tra loro. L’animo umano è complesso ed è caratterizzato da opposti che in qualche modo convivono completandosi a vicenda. L’uscita del full-length è anticipata dalla pubblicazione del singolo e del videoclip del brano “Voodoo Doll”. Queste le tappe essenziali per farvi conoscere i Madhouse! E fondamentalmente questo nuovo “Secret Antithesis” ripercorre le coordinate stilistiche del precedente album, ed abbiamo sempre Eddy Cavazza come producer, per un album che si svela forse come il più aggressivo della band in questione.

Tra echi degli anni Novanta e strascichi dei primi anni Duemila, questa band riesce a mostrare i muscoli senza mai sconfinare in qualcosa di troppo estremo, ma appoggiandosi sulle coordinate di generi come il punk, il rock più metallizzato e varie altre contaminazioni della scena alternative degli anni di cui parlavamo in precedenza. E’ quindi un album riuscito quasi nella sua totalità, con solo due o tre brani interlocutori perchè probabilmente non sono proprio a fuoco in quanto a intenti e “messa in posa”, che tradotto vuol dire che ogni tanto la band quando lascia un po’ da parte l’impatto per prediligere qualcosa di più pensato e riflessivo forse non convince appieno. Ma parliamo di poca roba, perchè il disco è davvero un prodotto ben lavorato.

La voce di Federica Tringali è qualcosa che piace o non piace, non ci sono mezzi termini. Non ha la classica ugola femminile smielata e non è nemmeno quel tipo di cantante che cerca di emulare l’operato dei colleghi maschi. Il suo stile e il suo timbro sono particolari, ma a conti fatti tutto funziona, quindi vuol dire che doveva essere così. Interessante anche un lieve effetto applicato alla sua voce, che la distorce un po’ creando un senso di straniamento durante l’ascolto del disco e aggiungendo quel particolare in più che fa la differenza, Se amate l’hard rock moderno e l’alternative rock fate un pensiero a questo “Secret Antithesis”, potreste trarne beneficio.

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