“Blood Eagle” è il secondo lavoro di Morgurth moniker dietro il quale si cela il Ferrarese Nicola Manfrini, pubblicato per la Ghost Record Label e distribuito in digitale nei principali digital stores.
Questo album, contiene sette brani per circa quarantadue minuti di frenetico ed aggressivo black-metal arricchito da evidenti influenze più tipiche del metal estremo in generale in particolare death e viking. Sfuriate black interrotte da un riffing in pieno stile Atmospheric (soprattutto quello teutonico) ed un cantato in growling abbastanza efficace, sono queste le principali coordinate stilistiche del lavoro che colpisce l’ascoltatore con un attacco diretto e senza fronzoli.
All’ascolto dell’ opener “Winter Night” si riconoscono subito tutte le influenze convogliate da Morgurth in una sorta di “riassunto” del metal estremo tutto, in particolare con un connubio tra death e black particolarmente riuscito. Le influenze più viking iniziano a rinvenirsi dalla successiva “From the Ice” in cui ad una partenza ai limiti del grind risponde un riffing preciso e tagliente al punto giusto.
Brani che hanno destato maggiormente la mia attenzione sono stati questi sopra menzionati , ma il disco in generale merita di essere ascoltato tutto e in più riprese perchè ricco di bordate black, il salto di qualità “Blood Eagle”, lo fà la produzione che rende il lavoro maledettamente grezzo e cattivo (soprattutto per le vocals), con una sezione ritmica perfettamente in linea con gli intenti del disco e sposandosi a dovere e alla perfezione con la musica proposta.
Complessivamente l’album è decisamente interessante, sperando che Morgurth continui per questa strada senza prendere la strada commerciale, che è quella più facile.