Riccardo D’Attis – “The Right Path”

Trentasette minuti circa di ottimo Progressive rock oscuro, arricchito da orchestrazioni e arrangiamenti che evocano l’atmosfera della musica cinematografica, con accenni di metal e Djent. Un viaggio di passione e impegno che lascia senz’altro trasparire una capacità di scrittura interessante ma soprattutto accessibile ai seguaci ancora esistenti della suddetta corrente musicale.

“The Right Path” , questo il nuovo album di Riccardo D’Attis, arriva quasi in timidezza ma colpisce con quella maniera genuina che lascia il segno, e non è poca cosa visto che siamo di fronte ad una proposta strumentale.

Senza dubbio, un disco che più gira e più piace. Piacciono senz’altro i suoni, il tiro ci viene scagliato contro con ragguardevole naturalezza, tanto che ci troveremo inconsciamente a richiedere nuovi minuti arrivati alla conclusione.

Non si può dire molto altro al momento, i brani sono davvero “l’ideale” (basterebbe l’opener “Once Upon A Time”, non a caso messa all’inizio, per appagare l’entusiasmo, ma fare torti alle altre sarebbe un vero peccato) e non possono far altro che portarvi alla ricerca di questo muovo lavoro , perché in fondo si spera ci sia sempre spazio per le piccole realtà e relative piccole perle.

About Author