“Siculo”, il nuovo album degli Unavantaluna

Esce “Siculo”, il nuovo album degli Unavantaluna (Baracca&Burattini/distribuzione digitale The Orchard).

Carmelo Cacciola, Luca Centamore, Pietro Cernuto, Francesco Salvadore e Arnaldo Vacca, cinque musicisti, fra cui tre autori ed altrettanti cantanti, che, in sala come dal vivo, funzionano come un organismo collettivo, detonatore di creatività, sentimento, emozioni, lirismo e passionalità.

A quali vent’anni dal suo esordio e a dieci dall’ultimo lavoro in studio, la band di world-music isolana ritorna con un album che, pur non smarrendo le peculiarità del sound che l’ha fatta apprezzare il Italia e all’estero, compie un passo ancor più deciso in direzione più contaminata e contemporanea.

Nella temperie di quest’epoca, la “Cumpagnia di Musica Siciliana” non si sottrae a dire la propria e fornire il proprio punto di vista, un po’ apolide un po’ identitario, su ciò che viviamo.

Lo fa partendo dalla propria appartenenza e con le metafore più tipiche della propria cultura, approdando a una koinè musicale che si propone di essere universale: così dipingendo lo scenario onirico de L’Eco di Stromboli, epico e straordinario come solo il mare delle Eolie può essere, o nella scrittura apparentemente di maniera di Vurria Essiri, squarciata da un urlo straziante di contemporanea consapevolezza; lo fa alternando l’intimismo e il dialogo interiore di Scuta a Mia e l’irruenza programmatica di Cantu Siculu, producendo immagini sapientemente variegate fra passato, presente e futuro, come in Mi n’Annai, in Kukla Za o in Senza Paroli; declinando Eros e Thanatos come in Stidda Disiata e in Oh Nici (non per nulla unico brano tradizionale del disco); e infine ritorna alla radice della propria ispirazione identitaria, come in Mia Pace, un brano che è un paesaggio sonoro che sa di agrumeti che dolcemente raggiungono la costa.

Per questo progetto Unavantaluna ha incontrato il management sperimentato di Baracca&Burattini, casa discografica ligure che negli ultimi anni, dopo la grande stagione del rock indipendente italiano, è tornata a pubblicare prodotti di qualità

TRACKLIST

1) L’eco di Stromboli (C. Cacciola)
2) Senza paroli (F. Salvadore)
4) Mi n’annai (P. Cernuto)
5) Canto siculo (F. Salvadore)
6) Kukla za (C. Cacciola)
7) Oh Nici (trad.)
8) Stidda disiata (F. Salvadore)
9) Scuta a mia (P. Cernuto)
10) Vurria essiri (F. Salvadore / C. Cacciola)
11) Mia pace (P. Cernuto)

“Unavantaluna

Cumpagnia di Musica Siciliana” è un ensemble di musicisti uniti dalle comuni origini siciliane e dalla passione per le arti e le tradizioni popolari della loro terra.
Nel progetto è forte la necessità di unire il passato con il presente attraverso la ricerca di un possibile equilibrio fra tradizione ed innovazione musicale. Per questo alle tarantelle, contraddanze e canti della tradizione marinara, si affiancano composizioni originali eseguite nello stile tradizionale.
Unavantaluna nasce nel 2004 ad opera di Carmelo Cacciola, Luca Centamore, Pietro Cernuto e Francesco Salvadore e i quattro fondatori costituiscono tuttora la Line-Up di base del gruppo.
Nel corso degli anni Unavantaluna si è esibito in Italia ed all’estero toccando 4 continenti, dalla Germania alla Francia, dalla Tunisia alla Svizzera, avendo l’onore di calcare a Taiwan il palcoscenico del Teatro Nazionale di Taipei nel 2016.
Il 13 novembre 2016 il gruppo si è esibito alla Cappella Paolina del Quirinale in Roma alla presenza del Presidente della Repubblica. Nel mese di aprile del 2018, di concerto con il Coordinamento delle Associazioni Siciliane del Nuovo Galles del Sud e il Patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura e del Consolato Generale di Sydney, Unavantaluna è stato in Australia per un tour di concerti nelle principali città.
Nel 2013 con il brano ISULI, Unavantaluna ha vinto il Premio Andrea Parodi, il più significativo riconoscimento italiano dedicato alla World-Music.
Canzoni in siciliano e voci possenti, strumenti musicali arcaici e storie millenarie, arrangiamenti e nuove sonorità: un gruppo di sicuro impatto che diviene addirittura trascinante nella propria dimensione più consona, quella dal vivo.

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