Fuori il nuovo (secondo) singolo del folle progetto formato da Kole Laca e Beatrice Gjergji, insieme Shkodra Elektronike. I loro brani sono un’atipica rivisitazione in chiave elettronica della musica tradizionale della loro città natale, Scutari (Albania). Loro ne parlano come di post immigrant pop.
Synin si qershia, questo il titolo del nuovo singolo, è del grande compositore scutarino Prenk Javoka, scomparso del 1969, ma la melodia fu originariamente composta secondo i canoni della tradizione scutarina, tant’è che ormai si è persa la paternità e viene considerato un canto popolare. La versione di Shkodra Elektronike, mischiando sample di vecchie interpretazioni con un sound elettronico contemporaneo, porta il brano ai giorni nostri dandogli anche un taglio internazionale. Nel testo, di Zef Zorba, è difficile individuare il confine tra l’amore dell’autore per la città di Scutari e quello del protagonista per la sua amata.
Shkodra Elektronike sono Kolë Laca (già Il Teatro Degli Orrori) e Beatrice Gjergji.
Rivisitano in chiave elettronica parte del repertorio della musica tradizionale della loro città natale, Scutari in Albania, rientrando all’interno di una scena che loro chiamano post immigrant pop. Hanno iniziato tenendo solo concerti dal vivo in Italia e in Albania. Nel Gennaio del 2020 hanno pubblicato il loro primo singolo, il brano originale “Ku e Gjeta vedin”, con il quale hanno partecipato al festival della musica tradizionale Scutarina, “Lule Bore”, dove hanno vinto il premio della critica.