I tre ragazzi, di chiara estrazione rock, almeno per questa occasione, propongono musica genuina suonata prima con l’anima e poi con una bella dose di tecnica, un genere musicale catalogabile tra le file di un rock classico, deciso e potente, sulla lunghezza di poco più di due minuti e mezzo, dove l’impatto sonoro è notevole.
Un ascolto intenso al cardiopalma dove la band riesce a riprodurre sonorità originali ricche di energia e adrenalina allo stato puro. Siamo di fronte ad un bel mix di suoni ruvidi con artefatti energici e grintosi dove si concentra tutta la vena artistica della band.
I The Fottutissimi sono l’ennesima conferma delle mille risorse valide che il nostro panorama underground italiano mette a disposizione.