I Twisted nascono a Pescara nel 2013 e da subito si impegnano sia nei live e in studio a riportare in auge quel suono accostabile al genere glam metal che negli anni Ottanta aveva poi consegnato alla storia formazioni come Motley Crue, Poison, Ratt, Tigertailz, L.A. Guns e altri ancora, come ad esempio i molto più recenti Hardcore Superstar o ultimi Skid Row. Questo full-length quindi lancia la band nel vero music business, dopo che la strada era già stata aperta da un ep uscito nel 2016 e dal titolo “Dancin’ On Chaos”. L’impatto della prima canzone è travolgente: “Godspeed” è la title track e non si potrebbe iniziare meglio.
Riff di chitarra rocciosi e cori di voce spregiudicati fanno in modo che il pezzo si stampi in testa sin dal primo ascolto, e la band infatti a mio avviso è molto più attinente col glam metal, piuttosto che col glam rock, perchè di base picchia forte e duro! Quanto sto dicendo è ravvisabile in episodi seguenti come “Adrenaline”, “Rock You Till I Die” e “Break the Walls”, tutte canzoni che evidenziano anche una certa reminiscenza punk rock che si va a sposare ad un suono bello compatto.
In realtà la formula è sempre più o meno la stessa e la band pare che voglia rimanerle fedele. Le chitarre e gli assoli di chiara estrazione hard rock e metal e la voce che intona metriche un po’ tamarre sono l’arma vincente di una band che se ne frega del passare degli anni e che vuole solo divertirsi e, almeno nel mio caso divertire. “Godspeed” è un disco fatto per nostalgici e per chi rigetta ogni tipo di modernismo nel rock duro e questo rappresenterà croce e delizia per molti!