Virgo, si può vivere di musica se si intende “il vivere di musica”

Virgo, si può vivere di musica se si intende “il vivere di musica”

VIRGO dà voce alla penna e alle idee di Vittoria Polacci. Cantautrice e insegnante di canto di Forte dei Marmi, che vive e lavora tra Monza e Milano, Vittoria si laurea in Lettere moderne e in Canto Jazz AFAM alla Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano. Si esibisce in numerosi locali milanesi con diverse formazioni jazz e blues e sceglie poi la strada del cantautorato per esprimersi attraverso le sue parole. Ne emerge una musica autentica, che non teme contaminazioni.
Lo stile degli arrangiamenti segna un punto di incontro tra le tinte bluesy della black music, che fa parte della formazione e dell’ascolto dell’artista, e la vena intima dei testi, che ci riporta su un territorio legato alla musica pop. Le canzoni del primo EP “La Ginestra”, interamente suonato, sono il risultato di un lavoro affiatato tra VIRGO, il bassista Andrea Balleari, il chitarrista Andrea Cattaldo, il pianista Giovanni Pastorino e il batterista Francesco Falsiroli.

MIAB: Ciao Vittoria, spiegaci perchè Virgo?
VIRGO:
Il progetto è nato dall’amicizia con il bassista Andrea Balleari. Siamo entrambi nati sotto il segno della Vergine, a settembre: scherzavamo sul fatto che di oroscopo non capiamo niente e che l’unica certezza è l’espressione di sgomento dei nostri interlocutori quando tiriamo fuori questa nostra “caratteristica astrale”. Quindi in principio il nome è nato così, un po’ per scherzo. Nel 2021 il giorno del mio compleanno è nata la mia bambina Marta, e da lì il nome Virgo ha assunto un significato più profondo

MIAB: Abbiamo visto che hai realizzato anche un video! Parlaci un po’ di come è nata l’idea
VIRGO:
Il video è nato dalla splendida idea di Ilaria Passiatore (www.naturalproduzionivideo.com). Il singolo si intitola “Angoli segreti” ed è un omaggio a tutti i luoghi che ci fanno sentire al sicuro quando la vita ci affatica: Ilaria ha suggerito di girarlo in tutti i posti che per me rappresentano quel rifugio. Per caso proprio in quei giorni stavo ultimando il trasloco dalla mia casa “da ragazza”, che è stato spesso a tutti gli effetti un buen ritiro. Per questo è stato molto significativo, essere lì con la stanza completamente vuota a lavorare per questo esordio!

MIAB: Quale brano rappresenta di più il tuo Ep?
VIRGO:
Ogni brano rappresenta una mia sfaccettatura: Angoli segreti dà voce al mio lato malinconico (che a volte è una presenza abbastanza prepotente!), Capolavoro ironizza sul senso di inadeguatezza che la società, “gli altri” (che poi bisogna ancora capire chi siano!) sono in grado di suscitare.. e spesso mi sono sentita e mi sento così. Creature ingombranti parla di una fetta del mio passato (ed è stato a lungo il mio brano preferito!), mentre Ideali e Ninna nanna sono un invito ad abbandonarsi, più ottimista e spensierato. In alcune mattine mi sveglio più da Ninna nanna, in altre sono totalmente Angoli segreti!

MIAB: Scegli un musicista di rilievo che avresti voluto nel tuo Ep
VIRGO:
Nel periodo in cui ho inciso i brani ascoltavo spesso Fabi: ha una scrittura meravigliosa e una sensibilità fuori dal comune.

MIAB: Che cosa ne pensi della scena musicale italiana in generale?
VIRGO:
Non vorrei darti una risposta così banale, ma ci sono moltissime belle penne in giro che probabilmente meriterebbero più attenzione e fama di quanta ne abbiano. Ho l’impressione che i talent abbiano meno presa sul pubblico rispetto a qualche anno fa, e spero che questo riduca un po’ l’effetto “tritacarne” che questi fenomeni hanno avuto sulla pelle di molti giovani artisti. Allo stesso tempo vedo che tutto si muove a ritmo molto rapido, e che la musica (che sia buona o meno) invecchia in tempi sempre più brevi: è difficile restare sulla cresta dell’onda, ma non vorrei essere disfattista.

MIAB: Sei convinta che si possa ancora vivere di musica?
VIRGO:
Si può vivere di musica se si intende “il vivere di musica” in senso ampio: insegnare musica, incidere in studio per altri artisti, fare live variando il proprio repertorio e i progetti, cercare di essere il più versatile possibile. Oggi molti artisti famosi e affermati non vivono solo ed esclusivamente della musica che producono. Per gli emergenti è ancora più difficile, perché nella maggior parte dei casi l’investimento di soldi è esclusivamente a carico dell’artista. Però con l’ausilio di tutte queste attività relative alla musica si può arrivare a pagare le bollette, sì.

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