L’album è stato registrato in gran parte nello studio del songwriter tra i boschi dell’Appennino tosco-emiliano, dove da qualche anno segue e cura le sue produzioni.
Giangrande, che suona quasi interamente tutte le parti strumentali e vocali del disco, è affiancato alla batteria da Gioele Pagliaccia (Will Bernard, Idris Ackamoor and the Pyramids, Joe Lally) e da Andrea Biagioli al pianoforte, rhodes e synth.
Il sound dell’intero album sembra apparire volutamente ruvido e quasi “non finito”, ma ad un ascolto più attento si aprono ambientazioni sonore e trame musicali che, negli arrangiamenti, sia pur scarni ed essenziali, rivelano un’eleganza e una raffinatezza mai scontate.
Giangrande ha voluto così mettersi a nudo in questo suo nuovo lavoro, liberandosi degli stilemi compositivi che gli erano più congeniali, percorrendo una strada emotiva più spontanea, a tratti visionaria. Un disco che mostra una necessità e un’urgenza quasi giovanili, ricco di ambientazioni ed influenze sonore che lo stesso autore padroneggia con disinvoltura come nel caso di Let it all go dalle venature soul, scritta in memoria del padre o lo stile bossa della più intima Electronic Eye, fino al sound neo-psichedelico del primo singolo Metal rain.
Nelle dieci tracce, tutte in inglese, il songwriter affronta il tema della ricerca di un “paesaggio interiore” inteso come unico scenario ancora possibile per l’uomo contemporaneo. In una realtà che nasconde l’”orizzonte” e occlude la “vista” l’alveare di resistenza” rappresenta la roccaforte in cui poter custodire un nuovo linguaggio, ed una nuova visione del mondo, necessari per esplorare quell’altrove emotivo rimasto assopito nell’anima collettiva.
Questo nuovo lavoro sembra ridisegnare le mappe musicali di Giangrande, spingendo chi ascolta a scoprire una dimensione sonora in cui i brani corali, si sposano con un “crudo” modo di svelare i sentimenti.
«Beehives of resistance – racconta Giangrande – è quasi un’opera di utopia che mi aiuta a camminare, spostandosi di continuo, così come fa la linea dell’orizzonte quando la inseguiamo, sempre un passo più in là».
TRACKLIST
Beehives of Resistance
- Metal Rain
- When we were kings
- The scene of the crime
- D.D.B.
- Let it all go
- Electronic eye
- Morning Dew
- Devil is watching me
- The Innocence I’ve Known
- Infinite Atoms