“Lovecraft Cap. II”, è il secondo episodio della saga dedicata al celebre scrittore di H.P. Lovecraft. La band si forma nel 2008 per volontà dalla chitarrista Enna Cancry, a cui si sono poi aggiunti Fenrir alla batteria e Simon Desecrator alla voce L’album consta di ben dodici tracce per un totale che supera l’ora di musica. Riff che fanno male, batteria inumana, voce sprezzante. Un alone di odio che permea questa intera terza opera del combo lombardo. L’intento di rappresentare il black metal come musica che veicola messaggi di misantropia e malvagità è raggiunto in pieno da questa band. Ci sono momenti che flirtano col black and roll caro ad ultimi Darkthrone o Satyricon, altri momenti dove la band sembra prendere fiato per ripartire poi con le classiche sfuriate black metal. I toni grigi della chitarra hanno un ruolo molto importante nel regalare atmosfere sulguree e al tempo stesso decadenti e credo infatti che la band abbia optato per utilizzare accordature ribassate e distorsioni particolari sugli strumenti, e questo conferisce al prodotto un’aura del tutto particolare. Un album carico di oscurità, e d’altronde non poteva essere diversamente, dato che il concept lirico si incentra sul libro dei morti “Necronomicon”. Una band capace di raggelare il sangue nelle vene ma che forse ha bisogno di più ascolti per essere compresa fino in fondo. Un album di questa durata e dove ci sono alcuni momenti quasi di “anarchia” rispetto al genere di appartenenza potrebbe spiazzare in prima istanza. Il mio consiglio è di persistere, non ve ne pentirete!
Fiume Nero – “Lovecraft Cap II”
