Classica, cantautorato, indie e gospel: incredibile da dirsi ma questi sono i generi musicali dai quali provengono i componenti dei Gipsy Tales, prima di riunirsi sotto la “grande famiglia del folk”.
Le varie esperienze hanno fatto sì che Dario, Francesco, Gloria, Anna e Fabio creassero una band con un’identità musicale forte e precisa pur spaziando nella scelta e nell’arrangiamento dei brani.
Undici brani per una durata di quasi trenta minuti dove si possono apprezzare mix tra rock e folk con una linea vocale preparata ad impreziosisce l’album portandolo su diversi livelli sempre di pregevole fattura.
Una pulizia sobria dei suoni, con ogni strumento collocato con estrema cura e rispetto delle sue frequenze udibili, ecco che già la open track “Il complessino Folk”diventa un ottimo inizio attraversato da una melodia carica d’energia.
L’atmosfera leggera e fortemente melodica si apprezza anche su tracce come “Harrydiamo” e “Scatole”, dove la band riesce a fare bella mostra di se e delle proprie doti musicali che regalano un percorso intenso e gradevole all’ascolto.
“Finis terrae” è un album semplice di qualità oserei scrivere di nicchia perchè solo gli amanti del genere possono apprezzare questo concentrato di qualità e dimestichezza nel proporre raffinate sonorità. A modo loro i Gipsy Tales nei pezzi portano energia, ritmo, molta linearità e un modo spigliato di suonare che alla lunga sa essere trascinante e appagante!