Nove tracce che determinano un viaggio breve ( 29 minuti) ma intenso. “Red Shoes” degli Squank, nasce dalla volontà di Antonio Pollizzi, chitarrista con all’attivo varie collaborazioni live e pubblicazioni di diversi album di altri generi, di esprimere la propria arte musicale sottoforma di brani originali e interpretazioni di brani classici rock blues.
Una proposta caratterizzata da una pulizia sobria dei suoni, con ogni strumento, collocato con estrema cura e rispetto delle sue frequenze udibili, ecco che questa proposta diventa una piccola gemma del circuito underground.
Il genere proposto dalla band è ricco di groove, come poi dovrebbe essere conseguenziale in queste sonorità, e attraversato da una ponderata carica d’energia, si ascolti per esempio “White Road” che trascina da subito l’ascoltatore, in una dimensione trascinate e coinvolgente.
Un album semplice di qualità oserei scrivere di nicchia perchè solo gli amanti del genere possono apprezzare cotanta qualità e dimestichezza nel proporre raffinate sonorità. A modo suo gli Squank in queste tracce, portano energia, ritmo, molta linearità e un modo spigliato di suonare che alla lunga sa essere appagante!