Oltre un’ora di ottimo metal oscuro, e scuro, contaminato da generi musicali che riconducono al classico Industrial, impreziosito da suoni sintetici che ne esaltano l’ascolto un viaggio ispirato dalla letteratura distopica di fantascienza, con cui hanno creato una sorta di racconto malsano post-apocalittico e che lascia senz’altro trasparire una capacità di scrittura interessante ma soprattutto accessibile ai seguaci ancora esistenti della suddetta corrente musicale. Semplice nel suo genere, accattivante nella proposta, qualcosa che esula dalle solite banalità o progetti preconfezionai per vincere facile. Un ascolto particolare fatto di sapori intensi e martellanti. “The Tower Below”, quasto il nuovo lavoro dei Toxi Faktory, arrivano quasi in timidezza ma colpiscono con quella maniera genuina che lascia il segno.
Un buon compromesso tra potenza e morbidezza, danno quel senso di melodia e dinamica a cui l’ascoltatore prende gusto nel godersi a volume alto, tutti i brani ( undici per la precisione ). Tutte le note, tutti i riff al posto giusto nel momento giusto. Comunque sia, un disco che più gira e più piace. Piacciono senz’altro i suoni, piace (e non poco) quella voce carica di energia, il tiro ci viene insomma scagliato contro con ragguardevole naturalezza, tanto che ci troveremo inconsciamente a richiedere nuovi minuti arrivati alla conclusione.
Non si può dire molto altro al momento, i brani sono davvero “l’ideale” (basterebbe l’opener “Begin Through”, non a caso messa all’inizio, per appagare l’entusiasmo, ma fare torti alle altre sarebbe un vero peccato) e non possono far altro che portarvi alla ricerca di questo “The Tower Below” . Disco dell’anno ? Forse No, o Forse Si ? , decidetelo voi, perchè comunque vale la pena ascoltarlo.