Quando i colori del sound napoletano si uniscono alle note del jazz su una tela stesa sulla tradizione, si ottiene il variegato mondo sonoro di Chiaré, all’anagrafe Chiara Ianniciello, classe ’99. Nata e cresciuta in un piccolo paesino dell’agro nocerino-sarnese, Chiaré vive oggi a Roma dove sta conseguendo, dopo quella in canto jazz, la laurea in contrabbasso classico. Appassionata di musica cantautorale, l’artista salernitana spazia tra i generi conciliando sonorità anni ’80 con quelle contemporanee, creando un suono unico e affascinante che ricorda gli artisti ai quali si ispira, tra i quali Lucio Battisti, Edoardo De Crescenzo e Pino Daniele. Chiaré esordisce nell’ottobre 2023, in occasione della XIX edizione del Premio Bianca d’Aponte, con “Zanzare” vincendo non solo l’edizione ma anche il premio per la Miglior Composizione.
MIAB: Ciao Chiara, presentati ai nostri lettori !
Chiara: Ciao, sono Chiara Ianniciello, ho 24 anni e sono una cantante jazz, contrabbassista e cantautrice. Sono nata a Salerno e ho sempre coltivato l’amore per la musica. Ho iniziato a scrivere musica mia durante la pandemia. Sentivo che cantare solo jazz non mi rappresentava davvero, essendo un linguaggio americano, così ho cercato di unire l’amore per questo genere alla mia esigenza di scrivere in italiano e napoletano, avvicinandomi di più alle mie radici.
MIAB: Qual è stato il tuo percorso di crescita musicale fino ad oggi ?
Chiara: Canto da sempre, da quando ero piccolissima. Il canto mi ha sempre accompagnato e quando ho capito che per me era una cosa naturale, ho cominciato subito a studiarlo. Dai tredici anni in poi é iniziato il mio percorso, più che di studi, di ricerca. Ricerca del suono della mia voce. Mi sono laureata in canto jazz con il Maestro Maria Pia De Vito, grandissima fonte d’ispirazione per me. Nel frattempo, all’età di 20 anni mi sono avvicinata allo studio del contrabbasso classico per avere le basi per proseguire col contrabbasso jazz. Poi l’anno scorso è iniziato il mio percorso da professionista con la vittoria del Premio Bianca d’Aponte.
MIAB: “Barocco” è il tuo nuovo singolo , parlaci un pò di questo nuovo lavoro !
Chiara: Barocco é il singolo che ha dato vita al mio progetto musicale. Questo brano rappresenta il punto di partenza, la chiave del sound che con fatica e dedizione io e il produttore, Ernesto Massimino Voza, abbiamo cercato nel tempo. Sono molto legata a un principio per me importante: la verità. Io e Massimino prima di Barocco abbiamo realizzato tantissimi brani che però non si avvicinavano alla mia verità. Poi, a un certo punto, quando avevamo perso le speranze, é arrivato come un’intuizione Barocco, il brano dal sound che al momento mi rappresenta di più. Dopo Barocco é stato semplice arrangiare il resto del disco con l’aiuto fondamentale di Peppe Maiellano che ha rifinito il lavoro.
MIAB: Perché Chiarè?
Chiara: Perché da sempre, essendo l’ultima di tre figlie, venivo vista come la piccola quindi mi hanno sempre chiamata Chiaretta, in napoletano Chiaré. Tutti istintivamente, non solo la mia famiglia, mi hanno sempre chiamata così.
MIAB: Chi vorresti avere come feat. in un tuo lavoro ?
Chiara: Gli artisti che amo sono tantissimi e ne scopro sempre di nuovi. Potrei elencare una lista lunghissima di nomi ma i primi tre sicuramente sono: Tosca, Enzo Avitabile e Sìlvia Pèrez Cruz.
MIAB: L’ultima parola a te !
Chiara: Vorrei ringraziare tutto il team di persone che lavora con me e per me: tutti i musicisti che hanno reso possibile la realizzazione del mio album d’esordio che uscirà il 16 aprile e Gaetano D’Aponte, per il meraviglioso premio dedicato a Bianca che mi ha dato la possibilità di credere di più in me stessa.