Sin da giovane imbraccia la chitarra e compone canzoni, ma per molti anni le tiene in un cassetto finché nel 2013 decide di produrre un primo album, suonato e cantato però da altri musicisti: There’s a man. Ci prende gusto e continua a comporre canzoni che sfociano nel suo primo album solista del 2018 Angoli della mente, frutto del sodalizio con Primiano Di Biase e Simone “Federicuccio” Talone (Dire Straits Legacy, Francesco De Gregori e tanti altri).
Nel 2020 in piena pandemia esce il singolo La rumba del rombo accompagnato da un divertente video che sdrammatizza il brutto momento. Sempre nel 2020 insieme a Edoardo De Angelis firma la canzone L’apertura della caccia contenuta nell’album Io volevo sognare più forte di Edoardo De Angelis. L’amicizia con Edoardo De Angelis e Stelio Gicca Palli, autori della storica Lella, unita a una passione sfrenata per questa canzone, lo porta nel 2021, in occasione del cinquantenario della canzone, e con la benedizione degli autori, a comporre il sequel di Lella (primo caso nella storia della canzone d’autore italiana): Lella 50. E a quel punto l’album Lella per sempre, prodotto insieme a Stelio Gicca Palli, è cosa fatta.
Da ultimo l’album Tu chiamale se vuoi citazioni, con la collaborazione di importanti musicisti. Oltre ai citati Di Biase e Talone, Phil Palmer (chitarra solista ne Il Mandrillo), Alessandro Valle, Alessandro Tomei, Mario Caporilli, Fabrizio Guarino, Guerinio Rondolone, Irene Cedroni.
MIAB: Ciao Vincenzo, ““Tu Chiamale Se Vuoi Citazioni” ” è il titolo del tuo nuovo album. Perchè proprio questo titolo ?
Vincenzo: Perché a me piace molto citare altri artisti con frasi, sound, mood, riff. Insomma un omaggio agli autori che amo. Anche il titolo è una chiara citazione di Lucio Battisti
MIAB: Chi è nel tempo libero Vincenzo Donnamaria?
Vincenzo: Cioè quando non lavoro e non compongo ? Diciamo un lettore abbastanza accanito, un ascoltatore seriale di musica e di web radio, un tifoso di calcio (ex calciatore) , un amante dei viaggi e un giocatore di burraconline… e una buona forchetta
MIAB: Synth e suoni campionati oppure un sound più genuino e naturale ?
Vincenzo: Sound più genuino e naturale. Anche se Primiano Di Biase si diverte anche col synth
MIAB: Hai mai pensato di cantare in Inglese ?
Vincenzo: Si. Uno dei miei primi brani in assoluto è there’s a man. Nasceva come brano in inglese poi ne ho fatto un ibrido. Ha dato il titolo al mio primo album. Ma tra poco ne farò una versione totalmente in inglese. E comunque quattro o cinque brani in quella lingua sono già pronti
MIAB: Che cosa ne pensi della scena musicale italiana in generale ?
Vincenzo: Dopo un lungo periodo un po’ moscio devo dire che oggi c’è molto fermento. A parte i grandi tradizionali devo dire che sono un fan sfegatato di Fulminacci. Un cantautore che ama la musica di noi grandicelli e la rinfresca coi suoi vent’anni e la sua classe. Ma mi piacciono anche Ultimo e quel folle di Achille Lauro. Oltre agli stratosferici Maneskin
MIAB: Premio Ciampi oppure il Festival di Sanremo ?
Vincenzo: Premio Ciampi. Ma poi glielo dite voi a mia moglie che ho scartato Sanremo ?