Alen Black, vivere di musica al giorno d’oggi non è impossibile ma è molto difficile

Alen Black, vivere di musica al giorno d’oggi non è impossibile ma è molto difficile

Alen Accorsi o semplicemente Alen, artista rapper ferrarese, classe 1989, si approccia alla musica all’età di tredici anni, inizia producendo basi strumentali e scrivendo i propri testi in italiano. Compone vari lavori, sia da solista che accompagnato da vari produttori emiliani. Produce: “Allergico” ai primi posti nel 2007, album prodotto con i Quattro Quarti, una comitiva di amici che si snodavano tra Producer ed Mc, nel 2015 uscì “Gemeni”, album interamente prodotto dall’artista, con alcune collaborazioni esterne, per poi pubblicare “Battiti e Respiri”, un doppio album prodotto interamente da Mattia Rossi, produttore che negli ultimi anni affianca il rapper con il supporto dei propri beat.
Alen sfoga su carta tutti i suoi pensieri più profondi, trova essenziale esternare i passaggi della propria crescita, come le esperienze fatte nel corso degli anni attraverso la musica, in modo quasi liturgico, come fosse una liberazione delle riflessioni che si pone giorno per giorno.
La passione per la sua musica, lo spinge a realizzare dei propri messaggi nei testi, non si mette in competizione con nessuno se non con se stesso, cercando di sorprendersi e di superarsi di volta in volta.
Eclettico sempre alla ricerca di nuove ispirazioni e sonorità, nel 2014 si affaccia sul mondo del Crossover/ Numetal, dove nel corso degli anni entra a far parte di varie band locali, prima con i dDrop, dalle sonorità molto riconducibili ai Rage against the machines, con i testi sempre in italiano, per poi fondare, dopo un paio d’anni gli Shock Therapy, musicalmente più simili ai Limp Biskit fino a fare parte dei V.I.X.A, gruppo formato da quattro veterani nell’ambito del Metal che richiamano atmosfere più vicine allo Stoner. Alen lasciò quest’ultimo progetto dopo un paio di anni, per dedicarsi completamente al suono all’RnB ed al Soul. Inizia così, un nuovo percorso, fatto di una musica che lo ha sempre condizionato ed affascinato, fin dai primi anni, un ritorno alle proprie origini, intraprendendo la strada come se stesse tornando verso casa propria.

MIAB: Ciao Alen, “Black” rispecchia il tuo stato d’animo al momento della realizzazione dell’album ?
Alen:
Il mio ultimo progetto -Black- nasce da un periodo non troppo roseo della mia vita dove mi sono separato dalla mia ex compagna dopo quasi tredici anni, in più si aggiungeva un lavoro che non mi valorizzava ne mi stimolava più, questo mi ha portato ad un enorme periodo di frustrazione ed insoddisfazione e la musica come sempre mi ha aiutato ad assorbire e superare quel periodo veramente duro e grigio.

MIAB: A cosa è dovuta la scelta del singolo “Ore da soli” ?
Alen:
Abbiamo deciso – Ore da soli – come singolo perché ci sembrava la traccia più completa all’ interno dell’album sia a livello di interpretazione sia per quanto riguarda le strumentali, forse anche uno di più “commerciali” capitile ed arrivatile a tutti.

MIAB: Chi è Alen nel tempo libero?
Alen:
Alen nel tempo libero è semplicemente un comune operaio che svolge il suo lavoro per tirare a fine mese, vivere di musica al giorno d’oggi non è impossibile ma è molto difficile, nella mia giornata tipo mi sveglio, vado a lavorare, torno a casa faccio un pò di palestra e poi mi dedico alla musica principalmente di notte.

MIAB: Synth e suoni campionati oppure un sound più genuino e naturale ?
Alen:
Il sound di – Black – non contiene campioni, è tutto suonato dal mio produttore di fiducia Mattia Rossi in arte Med. In passato ci basavamo proprio su strumentali improntate sui campioni ma con il passera degli anni abbiamo deciso di cercare di essere più autentici ed originale nel completa composizione delle basi.

MIAB: Chi vorresti come Feat. nel tuo prossimo lavoro?
Alen:
Sicuramente se avessi la possibilità all’interno dei miei prodotti avrei il piacere di ospitare tantissimi artisti, se dovessi scegliere sicuramente un Davide Shorty un Ghemon o un Tormento sarebbero tra le mie prime scelte.

MIAB: Che cosa ne pensi della scena musicale italiana in generale ?
Alen:
La scena italiana ha tantissimo da offrire con mille sfaccettature differenti forse però si tende ha ricadere sempre in quello standard che richiede il mercato musicale odierno così da non riuscire a dare il giusto valore necessario a musicisti e cantanti di grande valore.

MIAB: Pro o Contro i Talent Show ?
Alen:
Sono pro hai talent show come mezzo per farsi conoscere e cercare di emergere, contro alla ricerca di creare vere e proprie star, molto spesso giovanissime, che nel giro di poco tempo diventano icone musicali che però molto spesso cadono velocemente del dimenticatoio nel giro di un estate.

MIAB: Concerti dal vivo ?
Alen:
Ultimamente nel periodo storico in cui siamo i concerti dal vivo sono quasi una fantasia, abbiamo suonato un paio di volte questa estate ma per qualcosa di più concreto bisognerà aspettare sicuramente il prossimo anno.

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