Giovanni Aloi, pubblica per la Blue Spiral records, il nuovo lavoro dal titolo “Moths” una proposta che vede un sound di base morbido con qualche timido innesto più marcato, senza mai uscire da quella che è la sua corrente musicale principale classica con sporadici innesti di tastiera ad esaltare il sound e renderlo più corposo
In questi dieci tracce si apprezzano ritmiche marcate e profonde, con un cura dei dettagli che riesce a convincere anche i più scettici di come si possa ottenere ottimi risultati con il minimo impiego di strumentazioni e idee.
Un pianoforte leggero le cui note in alcuni brani si tramutano in qualcosa di più tagliente con la capacità in generale di generare atmosfere melanconiche . Non a caso con “Arctia caja” entrano in gioco influenze soft che danno ancora più verve ad una brano di base elegante, di quelle che fanno breccia da subito e con facilità disarmante, e senza troppi artefatti.

Molto bella anche “Amata phegea” che mette in luce il potenziale di Giovanni dove l’incedere è convincente e le armi sono affilate per bene senza tagliare ma piuttosto, accarezzare.
Un potenziale che emerge soprattutto nei passaggi strumentali che sottolineano questo spessore compositivo ed esecutivo assolutamente notevole riuscendo a creare la giusta atmosfera proponendo un sound incisivo e ricco di carisma .
Tracklist:
- Pterophorus pentadactyla
- Thaumetopoea processionea
- Leuconycta diphteroides
- Hyalopora cecropia
- Arctia caja
- Ascalapha odorata
- Camptogramma bilineata
- Daphnis nerii
- Amata phegea
- Lymantria dispar