Jey, non è mai stato facile per nessuno riuscire a stravolgere

Jey, non è mai stato facile per nessuno riuscire a stravolgere

“Morfeo” è il nuovo singolo della giovane cantante Jey che per l’occasione si è avvalsa della collaborazione della sorella Celeste. Un progetto che si rivela un piacere da ascoltare, sia perché è si veste di un ottimo pop, sia perché è un qualcosa di molto differente rispetto a ciò che si sente ora in giro. Una giovane artista che sembra già capire come muoversi in questo ambiente dove la concorrenza è spietata, con la grande dote di farci ascoltare qualcosa di piacevole con una facilità fuori dal comune.

MIAB: Ciao Jey, hai definito il tuo video come un frullato proteico pop psichedelico assai nutriente per l’anima. Ci puoi spiegare meglio?
Jey:
Ho ripreso le parole con cui Giovanni Bufalini ha interpretato il progetto; infatti, nel video si racchiudono diversi tipi di frame, dai significati simbolicamente romantici, anche diversi per concetto ma tutti uniti tra loro volti a rispecchiare il tema del video. Un nutrimento per l’anima davvero, tra cinema musica ed elementi della natura in continuo movimento tra colori e trasformazioni diciamo che il video non concede un attimo di tregua!

MIAB: A cosa è dovuta la scelta del brano?
Jey
: Ad una storia d’amore e di crescita personale vissuta e raccontata in tutta la sua evoluzione. È il brano e la situazione che hanno scelto me.

MIAB: Perché hai optato per un Visual Video invece di un classico video vero e proprio?
Jey:
Per differenziarmi e per raccontare in un modo dinamico una storia d’amore. Il tema del Visual è una tendenza molto forte in America, volevo riprenderne le tracce in Italia e mantenere l’idea del mio contenuto legata al romanticismo che ritrovo nei vecchi video anni ’50, ma dando un tocco contemporaneo .

MIAB: Synth e suoni campionati oppure un sound più genuino e naturale?
Jey:
Entrambi, per quanto riguarda Morfeo, anche se di mio mi sento appagata con una semplice chitarra classica, che per me è già il massimo, ma oggi il mercato musicale richiede molti più accorgimenti.

MIAB: Hai mai pensato di cantare in inglese?
Jey:
Sì, lo faccio a volte ma ancora non ho pubblicato nulla in inglese. Sto elaborando in italiano un brano personale, dall’inglese (spoilerino), perché è più interessante per me restare per adesso nella musica italiana.

MIAB: Che cosa ne pensi della scena musicale italiana in generale?
Jey:
Ad oggi è piuttosto controversa, alcuni artisti creano album davvero belli e pieni di cadenze sonore molto innovative e di testi interessanti come ad esempio The Supreme ed Ariete, oppure il nuovo rock come Maneskin che oltre al sound mantengono forte l’attitudine al rock, mentre altri secondo me restano molto in un sound musicalmente bello, ma forse non troppo diverso per emozionarmi o cambiare il sistema musicale in Italia… Dopotutto, non è mai stato facile per nessuno riuscire a stravolgere.

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